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San Ranieri





San Ranieri
di Federico Bonucci e Massimo Adami


        Ranieri nacque a Pisa tra il 1115 e il 1120, da famiglia mercantile e quindi agiata dato il periodo molto florido per la Repubblica alfea e dopo una giovinezza trascorsa in maniera mondana, su invito di un monaco di nome Alberto Leccapecore, lasciò ogni avere ai poveri e si dedicò a digiuni e penitenze. Visse molti anni in Terra Santa (due volte in pellegrinaggio a Gerusalemme) e al suo ritorno a Pisa si ritirò nel monastero di San Vito.
Il patrono di Pisa non era solamente un personaggio intriso di misticismo e santità, ma anche un uomo del suo tempo calato perfettamente nella realtà della sua città; si capisce quindi quanto San Ranieri fosse inserito nell'ambiente religioso e civile di Pisa; prova di ciò il fatto dell'immediata diffusione della sua venerazione fin dal ritorno dalla Terrasanta, Ranieri fu accolto come un Santo dai suoi concittadini.
Gli furono attribuiti vari miracoli e alla sua morte, avvenuta il 17 giugno del 1160 (1161 in stile pisano), la città lo volle omaggiare con un sepolcro in Cattedrale, dove riposa tuttora.

        Proprio in Cattedrale ogni 17 giugno hanno luogo solenni celebrazioni in onore del Santo, la cui urna viene talvolta condotta in processione per le vie della città e anche in barca, sul fiume Arno. Fiume che in questo giorno viene tradizionalmente solcato dalle barche dei 4 quartieri storici pisani (Santa Maria, barca celeste; San Francesco, gialla; San Martino, rossa; Sant'Antonio, verde) per contendersi il Palio di San Ranieri. La regata è preceduta da un corteo storico che si snoda sui 4 lungarni corrispondenti ai suddetti rioni.